Cogliamo l’occasione per sopperire ad una grave mancanza: ringraziamo sentitamente tutte quelle donne e quegli uomini che sono state i-le nostri candidati, rappresentandoci in tutte le occasioni, dai banchetti stradali, alle interviste con i giornali, alle assemblee pubbliche mettendo passione, competenza, generosità e coraggio al servizio dell’insieme. Grazie di cuore!
Erano presenti 150 circa persone provenienti da tutte le province abruzzesi, abbiamo dato voce a 24 interventi in cui si susseguivano analisi del voto e proposte per il futuro. Per chi volesse ascoltare letteralmente ogni intervento rimandiamo alla pag. di Facebook di PAP Abruzzo dove troverete la diretta streaming. Decisioni - Adesione all’unanimità alla manifestazione NO SNAM/ No Hub del Gas del 21 aprile a Sulmona, che sarà la tappa finale di una carovana che nei giorni precedenti attraverserà tutte le zone interessate dal gasdotto. - Studio del modello democratico. Ogni assemblea territoriale studierà un metodo per gestire le assemblee e prendere decisioni, per non mandare sprecato il lavoro già fatto si propone di iniziare dal metodo messo a punto 3 mesi fa dai compagni Teramani che potete trovare sulla pag https://poterealpopoloabruzzo.weebly.com/blog-discussione/metodo o richiedere a [email protected]. Questo metodo può essere integrato o modificato con i contributi di tutte le assemblee, per riunire il materiale ogni assemblea sceglierà due rappresentanti e ci si darà un appuntamento regionale. La prossima assemblea regionale quindi discuterà e delibererà la proposta di sintesi così elaborata. Preghiamo quindi le assemblee di fornire alla mail : [email protected] i nominativi di 2 compagne\i disposti al lavorare sul modello di organizzazione. - Campagne nazionali. Si organizzerà una raccolta firme per la Legge di Iniziativa Popolare per la Scuola della Costituzione e quella per la modifica dell’articolo 81 della Costituzione (pareggio di bilancio). Con la prima andiamo a proporre una riforma della Scuola dal basso, volta a tutelarne i principi di equità, formazione critica, laicità. In questa campagna faremo vivere il nostro programma sull’istruzione, chiedendo l’abrogazione della legge 107 (la “Buona Scuola”), l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, l’eliminazione dei test INVALSI, la riqualificazione della scuola pubblica a partire dagli stipendi di chi ci lavora. Con la seconda campagna, invece, attacchiamo quello che è il dispositivo che oggi impedisce la spesa sociale e viene usato come arma di ricatto per strangolare le classi popolari: il principio del pareggio di bilancio, anche laddove lede dei diritti fondamentali dei cittadini. Parallelamente a questa campagna faremo emergere la nostra opposizione alle misure economiche di austerità imposte dall’UE. I referenti per i moduli firme sui territori saranno gli stessi delle elezioni amministrative. - Case del popolo. Incontriamoci tra tutte le realtà territoriali, tramite rappresentanti interessati-e, per capire come possiamo aprire una Casa del popolo ovunque siamo presenti. Proposte in Assemblea: Diamo forza alle assemblee territoriali aprendoci ad altre realtà organizzate ed invitandole. Diamo più corpo alla strategia energetica mettendo in relazione le politiche attuali con le nostre proposte sull’utilizzo di energie alternative, no allo sfruttamento selvaggio dei territori. Le decisioni di PAP a livello nazionale devono essere condivise da tutti-e. Sfidiamo il futuro Parlamento a prendere posizione sui temi presenti nel nostro programma. Organizziamoci attraverso una piattaforma web divisa per aree tematiche, no whatsapp. Torniamo nelle strade, piazze, e aumentiamo la visibilità dove siamo presenti. Non parliamo solo di futuro, cerchiamo di dare risposte da subito alle necessità delle persone (partite iva, i giovani e la crisi del lavoro). Decliniamo le nostre proposte al reale fabbisogno energetico che abbiamo. Ampliare la parte del nostro programma elettorale sui diritti dei migranti, anche quelli economici, una esponente per gli studi giuridici sull’immigrazione si propone di farlo. Massima autonomia alle assemblee territoriali, solidarietà tra assemblee per non lasciare soli i compagni che hanno bisogno. Incontrarsi tra il 6 e 13 maggio per il modello organizzativo. Uscire dal semplice entusiasmo: auto-formazione. Fare attenzione alla comunicazione: no autoreferenzialità, la comunicazione la devono fare i professionisti. Messa in sicurezza dei territori a livello nazionale. Studiare il metodo organizzativo di Ada Colau. Ricreare un collegamento tra la società civile e la partecipazione politica. Essere più presenti nei paesi. La guerra dei dazi, approfondire posizione sull’U.E. C’è bisogno di prendere posizioni che vadano oltre il locale, cos’è la globalizzazione, posizioniamoci su questo. In altri Paesi ci si uccide per l’acqua, diamo spazio dentro PAP ad un analisi mondiale. Articolare meglio la comunicazione con le persone, proporre la nostra visione su tutti gli aspetti sociali non focalizzarsi solo su uno. Chi è nelle città deve uscire per occuparsi delle aree della provincia in cui PAP non è arrivato, o dove i compagni sono pochi, per dare forza ai paesi e alle frazioni. Le singole vertenze territoriali perdono tutte se non c’è una campagna nazionale che unifica gli obiettivi. Si sta pensando ad una piattaforma web dove discutere le proposte del programma per arrivare ad una mobilitazione nazionale (es. legge Fornero e reddito cittadinanza). Si propone di creare un canale radio su web, tipo Radio Rebelde, e poi un network di emittenti radiofoniche. Alla manifestazione del 21 facciamo uno spezzone di PAP in cui essere uniti e visibili. Valorizziamo le differenze che sono presenti in PAP cerchiamo delle convergenze nella diversità. La censura dei media ci ha dimostrato che abbiamo bisogno di forme di comunicazione che ci permettano di superare il silenzio TV. Aprire Case del Popolo in ogni realtà, luoghi dove poter dare risposte immediate alle necessità delle persone. Parlare di più del lavoro, come restituire dignità al lavoro e dare risposte al precariato. La campagna sulla scuola è necessaria, ce ne vorrebbero altre sul Precariato e sulla Sanità. Il nostro linguaggio deve essere comprensibile anche dai giovani. Un insegnante propone di costruire un Università Popolare.
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