Cogliamo l’occasione per sopperire ad una grave mancanza: ringraziamo sentitamente tutte quelle donne e quegli uomini che sono state i-le nostri candidati, rappresentandoci in tutte le occasioni, dai banchetti stradali, alle interviste con i giornali, alle assemblee pubbliche mettendo passione, competenza, generosità e coraggio al servizio dell’insieme. Grazie di cuore!
Erano presenti 150 circa persone provenienti da tutte le province abruzzesi, abbiamo dato voce a 24 interventi in cui si susseguivano analisi del voto e proposte per il futuro. Per chi volesse ascoltare letteralmente ogni intervento rimandiamo alla pag. di Facebook di PAP Abruzzo dove troverete la diretta streaming. Decisioni - Adesione all’unanimità alla manifestazione NO SNAM/ No Hub del Gas del 21 aprile a Sulmona, che sarà la tappa finale di una carovana che nei giorni precedenti attraverserà tutte le zone interessate dal gasdotto. - Studio del modello democratico. Ogni assemblea territoriale studierà un metodo per gestire le assemblee e prendere decisioni, per non mandare sprecato il lavoro già fatto si propone di iniziare dal metodo messo a punto 3 mesi fa dai compagni Teramani che potete trovare sulla pag https://poterealpopoloabruzzo.weebly.com/blog-discussione/metodo o richiedere a [email protected]. Questo metodo può essere integrato o modificato con i contributi di tutte le assemblee, per riunire il materiale ogni assemblea sceglierà due rappresentanti e ci si darà un appuntamento regionale. La prossima assemblea regionale quindi discuterà e delibererà la proposta di sintesi così elaborata. Preghiamo quindi le assemblee di fornire alla mail : [email protected] i nominativi di 2 compagne\i disposti al lavorare sul modello di organizzazione. - Campagne nazionali. Si organizzerà una raccolta firme per la Legge di Iniziativa Popolare per la Scuola della Costituzione e quella per la modifica dell’articolo 81 della Costituzione (pareggio di bilancio). Con la prima andiamo a proporre una riforma della Scuola dal basso, volta a tutelarne i principi di equità, formazione critica, laicità. In questa campagna faremo vivere il nostro programma sull’istruzione, chiedendo l’abrogazione della legge 107 (la “Buona Scuola”), l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, l’eliminazione dei test INVALSI, la riqualificazione della scuola pubblica a partire dagli stipendi di chi ci lavora. Con la seconda campagna, invece, attacchiamo quello che è il dispositivo che oggi impedisce la spesa sociale e viene usato come arma di ricatto per strangolare le classi popolari: il principio del pareggio di bilancio, anche laddove lede dei diritti fondamentali dei cittadini. Parallelamente a questa campagna faremo emergere la nostra opposizione alle misure economiche di austerità imposte dall’UE. I referenti per i moduli firme sui territori saranno gli stessi delle elezioni amministrative. - Case del popolo. Incontriamoci tra tutte le realtà territoriali, tramite rappresentanti interessati-e, per capire come possiamo aprire una Casa del popolo ovunque siamo presenti. Proposte in Assemblea: Diamo forza alle assemblee territoriali aprendoci ad altre realtà organizzate ed invitandole. Diamo più corpo alla strategia energetica mettendo in relazione le politiche attuali con le nostre proposte sull’utilizzo di energie alternative, no allo sfruttamento selvaggio dei territori. Le decisioni di PAP a livello nazionale devono essere condivise da tutti-e. Sfidiamo il futuro Parlamento a prendere posizione sui temi presenti nel nostro programma. Organizziamoci attraverso una piattaforma web divisa per aree tematiche, no whatsapp. Torniamo nelle strade, piazze, e aumentiamo la visibilità dove siamo presenti. Non parliamo solo di futuro, cerchiamo di dare risposte da subito alle necessità delle persone (partite iva, i giovani e la crisi del lavoro). Decliniamo le nostre proposte al reale fabbisogno energetico che abbiamo. Ampliare la parte del nostro programma elettorale sui diritti dei migranti, anche quelli economici, una esponente per gli studi giuridici sull’immigrazione si propone di farlo. Massima autonomia alle assemblee territoriali, solidarietà tra assemblee per non lasciare soli i compagni che hanno bisogno. Incontrarsi tra il 6 e 13 maggio per il modello organizzativo. Uscire dal semplice entusiasmo: auto-formazione. Fare attenzione alla comunicazione: no autoreferenzialità, la comunicazione la devono fare i professionisti. Messa in sicurezza dei territori a livello nazionale. Studiare il metodo organizzativo di Ada Colau. Ricreare un collegamento tra la società civile e la partecipazione politica. Essere più presenti nei paesi. La guerra dei dazi, approfondire posizione sull’U.E. C’è bisogno di prendere posizioni che vadano oltre il locale, cos’è la globalizzazione, posizioniamoci su questo. In altri Paesi ci si uccide per l’acqua, diamo spazio dentro PAP ad un analisi mondiale. Articolare meglio la comunicazione con le persone, proporre la nostra visione su tutti gli aspetti sociali non focalizzarsi solo su uno. Chi è nelle città deve uscire per occuparsi delle aree della provincia in cui PAP non è arrivato, o dove i compagni sono pochi, per dare forza ai paesi e alle frazioni. Le singole vertenze territoriali perdono tutte se non c’è una campagna nazionale che unifica gli obiettivi. Si sta pensando ad una piattaforma web dove discutere le proposte del programma per arrivare ad una mobilitazione nazionale (es. legge Fornero e reddito cittadinanza). Si propone di creare un canale radio su web, tipo Radio Rebelde, e poi un network di emittenti radiofoniche. Alla manifestazione del 21 facciamo uno spezzone di PAP in cui essere uniti e visibili. Valorizziamo le differenze che sono presenti in PAP cerchiamo delle convergenze nella diversità. La censura dei media ci ha dimostrato che abbiamo bisogno di forme di comunicazione che ci permettano di superare il silenzio TV. Aprire Case del Popolo in ogni realtà, luoghi dove poter dare risposte immediate alle necessità delle persone. Parlare di più del lavoro, come restituire dignità al lavoro e dare risposte al precariato. La campagna sulla scuola è necessaria, ce ne vorrebbero altre sul Precariato e sulla Sanità. Il nostro linguaggio deve essere comprensibile anche dai giovani. Un insegnante propone di costruire un Università Popolare.
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Nel corso dell'Assemblea Regionale svoltasi a Pescara domenica 25 marzo, ho avuto modo di sottolineare quanto segue (tralascio premesse ma non l'essere confondatore del Coordinamento Nazionale No Triv, l'aver sostenuto L'Altra Europa ed il candidato del PRC alla Presidenza della Regione Abruzzo):
1) Ripartendo dalle conclusioni dell'Assemblea di Roma:DEMOCRATICIZZAZIONE che significa innanzitutto METODO DEMOCRATICO ed ORGANIZZAZIONE DEMOCRATICA, ripartendo dai Territori, dalle Assemblee Territoriali e dalle diverse forme organizzate e non presenti nei Territori. Apro e chiudo parentesi propositiva e non polemica: questi principi cozzano con un punto previsto nel Programma (provvisorio, spero) di PAP in merito al ritorno al Titolo V della Costituzione ante riforma. Alcune Assemblee Territoriali si sono dotate di apposito regolamento interno ed è bene che nessuno di essi si conformi ad una standard. E' necessario mettere in rete le Assemblee Territoriali con un sistema informativo aperto, integrato ma regolato da norme condivise. DIAMOCI UN METODO, UN'ORGANIZZAZIONE CHE FEDERI LE ASSEMBLEE TERRITORIALI, ED UN SISTEMA INFORMATIVO ORIZZONTALE ma anche in grado di rispondere con decisioni ponderate e rapide quando occorre "stare sul pezzo" a causa di accelerazioni che il dibattito politico rende a volte necessarie. Prendiamo spunto e FORMIAMOCI conformandoci alle migliori esperienze ed alle buone pratiche che altrove hanno dato buoni frutti. FORMIAMOCI all'uso di un nuovo linguaggio, su come si entra in relazioni con gli altri soggetti e ad avere una TOLLERANZA infinita al nostro interno, capacità di COMPRENSIONE giacché in PAP sono confluite esperienze, vissuti e storie diverse, che sono la nostra vera ricchezza. VALORIZZIAMO LE COMPETENZE, come garanzia di serietà, di credibilità di PAP, e di praticabilità delle proposte. FORMIAMOCI all'uso di un metodo che riporti tutto a SINTESI con il massimo della condivisione possibile. 2)DIAMO AVVIO, SUBITO, AL PERCORSO DI CRESCITA PER GESTIRE IL PASSAGGIO DALLA LISTA ELETTORALE AD UN NUOVO SOGGETTO POLITICO Dobbiamo allargare la partecipazione ad una serie di realtà che non sanno di avere molto in comune con PAP semplicemente perché non abbiamo avuto modo di raggiungerle o perché non abbiamo messo al centro del programma alcune questioni che sono invece prioritarie. Esempio: in occasione del G7 Ambiente di Bologna, ben 200 organizzazioni, comitati ed associazioni hanno sottoscritto una sorta di manifesto ecologista articolato in 10 punti e decine di proposte; si tratta di un contributo importante, a sostegno della necessità di unaRICONVERSIONE ECOLOGICA ed ETICA del nostro Paese, che invito a leggere con molta attenzione: https://decologoblog.wordpress.com/informazioni/ Riconversione ecologica è, a mio avviso, il solo ed unico rimedio per uscire dalle gabbie -quelle sì, ideologiche- dell'estrattivismo e della crescita infinita a cui sono appese le promesse ingannevoli dei ns. avversari politici. Propongo la Riconversione Ecologica non solo come chiave di lettura ma come terreno di incontro e confronto - all'interno di PAP-; di scontro politico e programmatico con i ns. avversari; di risposta alla complessità delle sfide della modernità a cui non possiamo rispondere attingendo alla cassetta degli attrezzi del XX secolo e con dibattiti sui vari "ismi". MI sembra più semplice e diretto che, dopo il fallimento storico delle economie di piano, delle socialdemocrazie europee e del capitalismo (che sta implodendo imponendoci un duro sacrificio in termini di morti, sangue ed ingiustizie indicibili), PAP metta in campo una proposta che risponda alla visione del mondo che vogliamo e che non c'è. IL PROGRAMMA DI PAP presentato sotto elezioni necessita di essere rivisitato ed approfondito, per rispondere alle istanze soprattutto di chi NON STA OGGI DENTRO PAP, e di questo occorre discutere nelle assemblee territoriali, per addivenire poi ad una sintesi da tutti condivisa. Per questo ritengo che si debba andare, iniziando qui ed ora, ad unaFASE COSTITUENTE, avvertendo che, in caso contrario, PAP si condannerà all'autoreferenzialità e, in ultima istanza, alla progressiva scomparsa/marginalità. Ce lo possiamo permettere? 3) Tornando alle conclusioni dell'Assemblea di Roma: mi piacerebbe molto che dai territori venisse forte la richiesta di unaTERZA CAMPAGNA NAZIONALE sui temi dell'ENERGIA e della DEMOCRAZIA. In campagna elettorale il tema "trivelle" è rimasto molto in ombra. Per "trivelle" leggasi gasdotti (Tap), stoccaggi, rigassificatori, estrazione gas e petrolio. Il Consiglio dei Ministri in più di una deliberazione si è sostituito alle Regioni nel dare l'avvio ad importanti progetti quali, ad esempio, l'adeguamento logistico della Raffineria di Taranto per consentire lo stoccaggio del petrolio di Tempa Rossa. Questo grazie ad un quadro normativo che è stato manipolato subito dopo il Referendum No Triv del 17 aprile del 2016 e dopo che in Legge di Stabilità 2016 movimenti, comitati e Regioni erano riusciti a difendere con le unghie e con i denti la necessità di una partecipazione non di facciata alle decisioni riguardanti le Grandi Opere. Non è trascorso molto tempo dalla pubblicazione del decreto con cui il Ministero dell'Ambiente ha stabilito che ricercare gas e petrolio in 30.000 kmq di mare (dalla Romagna fino alla Puglia) è compatibile con la tutela dell'ambiente e che le comunità regionali non hanno voce in capitolo. Anche questo ci riporta al Decologo ed alla necessità di lottare per un sistema rispettoso del volere delle comunità locali (non accentratore, quindi) e per rifondare l'attuale modello energetico, fondato su scelte decise da pochi, a vantaggio di pochi (oligopolio), imposte in modo autoritario (vedi militarizzazione dell'aree del Tap) e per consentire la creazione di nuova occupazione in settori diversi dall'OIl&Gas. Perché avremmo dovuto votare NO, altrimenti, al Referendum Costituzionale del dicembre 2016? Ma limitarci a cogliere una dimensione solo nazionale dei temi energetici e della democrazia energetica sarebbe una manifestazione di evidente miopia. Abbiamo invece necessità di tessere rapporti e di coordinarci con altre realtà a noi vicine per portato e prospettive, per darci una visione ed un orizzonte operativo transnazionale: per affrontare la sfida del Tap, di Poseidon, dell'arrivo sempre più massiccio di gas liquefatto nei rigassificatori italiani ed europei, ecc ecc, dovremo ragionare e lavorare in lungo ed in largo per il Mediterraneo, ed anche oltre. Possiamo porci come obiettivo, ad esempio, l'organizzazione di una Conferenza Internazionale sull'Energia che veda protagoniste le forze che in tutto il Mediterraneo si battono contro l'estrattivismo e lo sfruttamento dei territori? CIO' CHE IN SINTESI AUSPICO E' CHE SI APRA SENZA ESITAZIONI UNA FASE COSTITUENTE IN CUI VENGANO MESSI A FUOCO ALCUNI DEI PUNTI FIN QUI RICHIAMATI, PER GIUNGERE ALLA NASCITA DI UN SOGGETTO POLITICO NUOVO, SIA NEL METODO SIA NEI CONTENUTI, E CAPACE DI DARE RAPPRESENTANZA A CHI RAPPRESENTATO NON SI SENTE PIU'. Giulianova, 30 marzo 2018 Enrico Gagliano, attivista No Triv e componente dell'Assemblea Regionale ABRUZZO UN FANTASMA SI AGGIRA PER… LE ELEZIONI: POTERE AL POPOLO. BASTA OSCURAMENTO MEDIATICO STOP CENSURA OGGI ATTIVISTI E CANDIDATI SOTTO LA SEDE RAI ABRUZZO A PESCARA
A meno di un mese dalla fine della campagna elettorale il servizio pubblico d'informazione nazionale continua a operare come se Potere al Popolo non esistesse. Questa mattina dalle ore 10,30 un gruppo di attivisti e candidati di Potere al Popolo Abruzzo avvolti da lenzuola bianche, come fantasmi, con bandiere e cartelli “BASTA OSCURAMENTO” e “STOP CENSURA” si è ritrovato sotto la sede Rai Abruzzo di Via E. De Amicis a Pescara, in contemporanea con altre città in Italia. 50mila firme raccolte, una mobilitazione popolare che ha portato alla convocazione di centinaia di assemblee territoriali in 150 diverse città, due momenti nazionali partecipati da 800 e 1000 persone, tutto questo viene completamente ignorato. Eppure niente di paragonabile è accaduto intorno ai processi elettorali delle altre compagini che partecipano alle elezioni nei soli ultimi due mesi! Vogliamo che ai cittadini venga data un'informazione completa e veritiera, vogliamo che chiunque abbia la possibilità di andare a votare il prossimo 4 marzo in maniera cosciente perchè gli vengono presentate con trasparenza temi e programmi anche della nostra lista. E' il minimo che un servizio pubblico degno di questo nome possa fare. È paradossale che formazioni di estrema destra, che si richiamano al fascismo, che, nel rispetto della nostra Costituzione andrebbero sciolte, trovano spazio in prima serata deliziandoci con discorsi iper razzisti e violenti. È sconvolgente che nel 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica, i loro simboli saranno anche sulle schede elettorali, è la carina di tornasole del pericolo che corre la nostra democrazia. Potere al Popolo si batte per la cancellazione del Jobs Act, della legge Fornero, e di tutte le leggi, votate tanto dal Pd (di Renzi e di Bersani) che dalla destra, che negano il diritto ad un lavoro stabile e sicuro. Proponiamo un Piano per il Lavoro centrato sulla messa in sicurezza e salvaguardia preventiva dei territori, la tutela del paesaggio e dei beni comuni, del patrimonio storico e architettonico, attraverso il taglio drastico delle spese militari e una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Al presidio di oggi hanno partecipato Rita Antonietta De Petra, candidata nel collegio plurinominale Camera Abruzzo 01, Alessandro Feragalli, candidato nel collegio uninominale Camera Abruzzo 04, Franco Cilli candidato nel collegio uninominale Senato Abruzzo 01 Report Assemblea Pubblica Teramo e Provincia 12 gennaio 2018
Apertura ore 17.40 - Presenti circa cinquanta compagne \ i presso la sala della CGIL a Teramo Davide Rosci: Apre la seduta con un ricordo del compagno Sandro Santacroce Marco Borgatti : Apre la discussione . Viene votato all'unanimità come garante dell'assemblea Carlo di Marco. Riassume i contenuti delle assemblee del 30 Dicembre e del 7 Gennaio ed il progetto di potere al popolo. Segue relazione sulla legge elettorale, sulla parità di genere ed i principi stabiliti nel vademecum nazionale di Potere al Popolo. Si ricorda la volontà di comporre le proposte di candidatura tenendo conto delle realtà del territorio, rispettando la parità di genere e la necessità di giungere ad una sintesi di collegio e regionale. Viene ricordato il numero di firme necessario per il collegio che è definito nel minimo di 375 firme ( Teramo,L'Aquila, Marsica). Enzo di Salvatore : autore del ricorso sulla legge elettorale interviene con una relazione sintetica sul ricorso illustrando come questa legge ha evidenti profili di incostituzionalità perché, con le soglie di sbarramento, le pluricandidature, le liste bloccate e la modalità di esercizio del voto, distorce l’intenzione dell’elettore, comprime il diritto di voto, la rappresentatività e, ironia della sorte, lo fa senza nemmeno garantire la stabilità di governo e maggioranze certe. Il Tribunale di L’Aquila ha fissato l’udienza per esaminare il ricorso contro la legge elettorale per il prossimo 31 gennaio. Probabilmente non sarà possibile bloccare il procedimento elettorale , ma ci sono validi elementi per ritenere che la legge verrà dichiarata incostituzionale dopo la tornata elettorale e che questo sia il terzo parlamento illegittimo. Manifesta il suo interesse ed appoggio ed è disposto a costruire il presente ed il futuro di Potere al popolo. Propone di approfondire i temi come il 41 bis per non dare adito a incomprensioni. Propone di porre alcuni temi , come la difesa della costituzione e dell'ambiente , come elemento distintivo da altre formazioni che si presenteranno alle elezioni. Ad esempio Rossi, presidente della regione Toscana, ha votato si alla riforma costituzionale e non ha voluto firmare per il referendum no triv. Queste sono contraddizioni da evidenziare. Marco Borgatti : illustra i lavori sulle candidature della precedente assemblea e si apre la discussione su queste proposte portando a votazione i nominativi individuati e proposti . Lista dei candidati votati con unanimità Matteo Ginaldi Valentina Di Girolamo Roberto Degnitti Enzo Di Salvatore (Con Riserva) Elisa Braca Annamria Scarpantonio Paola Cardelli (Con Riserva) Giacomo Angelozzi Marco Borgatti relaziona sul ruolo dei delegati nell'assemblea di domenica a Teramo con i compagni dell'Aquila presso il circolo Santacroce in Via Ponte Vezzola alle 10.30 Vengono votati all’unanimità i seguenti nomi : Antonio Apo Perilli Davide Rosci Antonio Totò Iacovoni Giuseppe Pino Caprini Giovanni Rosci Marco Borgatti Orlando Polilli Marco Palermo Alberto Vallonchini Enrico Gagliano Supplenti: Antonio Tonino De Vincentis, Giacomo Collevecchio, Massimo Lamolinara , Marcello Marcelli Si decide di accelerare i tempi e chiedere ai Candidati i documenti da inviare a [email protected] da utilizzare in un drive per far iniziare i lavori dei tecnici incaricati della stesura normativa delle liste . Carlo di Marco : Espone il documento : Potere al Popolo atto Secondo (post già presente https://poterealpopoloabruzzo.weebly.com/blog-discussione/atto-secondo ) L'Assemblea propone dei coordinatori, ruolo organizzativo non politico . Nomi votati all’unanimità: Antonio Iacovoni Toto Teramo entroterra Davide Rosci Teramo Orlando Polilli - Vibrata Antonio De vincentis - Giulianova Marco Palermo – Roseto (Con Riserva) POTERE AL POPOLO, ATTO SECONDO…
di Carlo Di Marco E’ in svolgimento nell’intero territorio regionale un elevato numero di assemblee e riunioni per la formazione delle liste e per l’individuazione di candidati uninominali. Si tratta di un percorso partecipato basato sul ruolo attivo dei partecipanti alle assemblee. Nonostante i tempi strettissimi non si è voluto fare a meno del metodo democratico, per quanto applicabile per l’immediato e quale irrinunciabile prospettiva futura. Si arriverà nei prossimi giorni agli step conclusivi che porteranno all’ufficializzazione delle liste e dei candidati. Al momento si sono formati alcuni “nodi” organizzativi importanti nei quali si stanno sviluppando le iniziative sopra riportate, che possono essere così riassunti: 1. L’Aquila; 2. Marsica; 3. Pescara a. Città b. Interno; 4. Teramo a. Costa b. Interno; 5. Chieti, Francavilla, San Giovanni Teatino; 6. Lanciano, Vasto, San Salvo; 7. Sulmona. La struttura creata dalla legge elettorale non è perfettamente ricalcabile sulle realtà organizzative di PaP poiché, come è noto, questa crea per la Camera dei deputati 5 collegi uninominali e 2 proporzionali (con 9 seggi); per il Senato, 2 collegi uninominali e 1 proporzionale (con 5 seggi). Ciò, tuttavia, non inficia la possibilità di un attivismo consono alle esigenze poste dalla legge. Al momento i nodi formatisi nella realtà organizzativa PaP per via della maggiore disponibilità di militanti ed attivisti è in grado di portare a risultati apprezzabili se non sorprendenti. Le assemblee che si stanno svolgendo secondo il metodo democratico, si diceva, porteranno al primo appuntamento determinato dalla legge per la scelta dei candidati, ed immediatamente dopo si aprirà la fase delicatissima della raccolta delle firme. E' evidente che per far fronte alle procedure burocratiche spesso bizantine ed in tempi stretti si avrà bisogno di un minimo di struttura organizzativa. Successivamente, oltre l’avvio di una campagna elettorale molto dura per via della mancanza di ogni risorsa, bisognerà tenere fede al presupposto fondamentale di tutto il movimento PaP: la nascita di una struttura stabile (pur se embrionale) che ponga le basi di una nuova soggettività politica della sinistra radicale. Da queste esigenze discende che dovremmo dare vita subito a delle figure organizzative e di responsabilità che, proprio in virtù del metodo democratico, ancora non abbiamo (negli altri partiti i “capi” vengono subito nominati dall’alto). Io credo che nei 7 nodi organizzativi sopra descritti, attualmente impegnati nelle assemblee deliberative per la scelta dei candidati, si possa aggiungere un secondo ordine del giorno: l’elezione in assemblea di uno o più referenti (o coordinatori) su auto-candidatura con le seguenti caratteristiche: 1. Tendenziale parità di genere; 2. Incandidabilità per questa tornata elettorale politica; 3. Preferenza per chi non ha di incarichi dirigenti di partito o di altra organizzazione; 4. Non aver avuto incarichi politici istituzionali di alcun genere negli ultimi tre anni. Le caratteristiche sopra elencate hanno lo scopo di offrire ai cittadini – molto prevenuti nei confronti della soggettività partitica/istituzionale vigente – un segnale (pur blando) di discontinuità nell’immagine. L’elezione in assemblee pubbliche aperte a tutti dovrebbe rappresentare, inoltre, un forte segnale di discontinuità nel metodo. Uno schema indicativo, per l’elezione dei coordinatori potrebbe essere il seguente: nodo coordinatori _____________________________________________ 1. L’Aquila; 2 2. Marsica; 2 3. Pescara (prov.) a. Città 2 b. Interno; 2 4. Teramo (prov.) c. Costa 2 d. Interno 2 5. Chieti, Francavilla, San Giovanni Teatino 2 6. Lanciano, Vasto, San Salvo 2 7. Sulmona 2 Tot. 18 I 18 referenti così indicati potrebbero essere la nostra prima griglia operativa assumendo responsabilità organizzativa e svolgendo un ruolo di coordinamento delle assemblee territoriali tra loro e di portavoce della lista quando occorre. Tutto il potere decisionale, per il metodo democratico che ci siamo scelti, è nelle assemblee territoriali che dovranno essere la vera anima del movimento. Ogni nodo e ogni livello organizzativo può dare vita a vari tavoli di lavoro tematici permanenti aperti a tutti i cittadini che intendono dare un contributo per competenza, con funzioni consultive, propositive e di studio. Detti tavoli sono scelti autonomamente, ma potrebbero essere così indicati: Lavoro Ambiente Europa Integrazione Salute Parità di genere Sul piano regionale potremmo procedere alla presentazione delle liste una volta votate nelle assemblee, ma, subito dopo, per l’avvio della campagna elettorale, un’Assemblea regionale di tutto il movimento PaP, svolta secondo le linee guida che stiamo adottando nelle assemblee territoriali per quanto possibile, eleggerà il primo coordinamento regionale PaP. L'assemblea territoriale a cui hanno partecipato in tutto una quarantina di persone viene aperta ricordando gli strumenti di comunicazione di cui la stessa si è dotata (newsletter, Pagina Facebook, comunicati, etc.) e ricordando agli/alle intervenuti/e di contribuire per l'autofinanziamento della sala.Il tema dell'assemblea è rappresentato dai criteri di formazione delle liste, dei candidati e delle candidate. Secondo le linee guida diffuse sul sito web di Potere al Popolo DECIDONO I TERRITORI, con scadenza improrogabile per la consegna dei nomi per il prossimo 14 gennaio.
Viene data lettura delle LINEE GUIDA (qui: https://poterealpopolo.org/come-saranno-formate-le-liste-d…/), e successivamente sottolineato come si tratti della prima assemblea aquilana operativa, dopo l'uscita del 23 dicembre, con la quale è stato presentato il progetto politico di Potere al Popolo alla città. In linea con l'assemblea di sabato 30 dicembre a Teramo, la discussione si indirizza verso due cardini: il METODO e l'ORGANIZZAZIONE. Stefano Frezza riporta quanti saranno i candidati/e per Camera e Senato per il collegio, che abbraccia i territori della provincia dell'Aquila (esclusa la Valle Peligna) e di Teramo (esclusa Silvi). Il collegio dovrà esprimere alla CAMERA - 4 candidati/e alla Camera (proporzionale plurinominale) + 4 candidati/e supplenti - 2 candidati/e alla Camera (maggioritario uninominale). AL SENATO - (proporzionale) ci dovranno essere 4 candidati/e per tutta la regione Abruzzo; - (maggioritario) ci dovranno essere 2 candidati/e per tutta la regione. D'accordo unanimemente di dividere i candidati del collegio per espressione territoriale, si propone - con successo - di dividere il collegio in 4 specifici territori: comprensorio aquilano, Marsica, teramano interno e costa teramana. Secondo questo criterio, dunque, i territori dell'aquilano e della Marsica dovranno esprimere in tutto 6 NOMI (di cui 2 supplenti), 3 dei quali (uno di cui un supplente) verranno espressi nella prossima assemblea territoriale aquilana gli altri 3 (di cui un supplente) dall'assemblea territoriale marsicana (due componenti dell'assemblea marsicana sono presenti oggi in quest'assemblea)" Si discute sul metodo di SCELTA DEI/DELLE CANDIDAT* e si è unanimemente concordi sul preferire il metodo del consenso, così come suggerito anche dalle linee guida nazionali, rispetto alla pura votazione. Ci si riserva comunque di andare a votazione, in ultima istanza, nel caso di mancato unanime consenso sulle candidature. L'obiettivo è comunque cercare di evitare la votazione, condividere le candidature in quanto espressione di un progetto, e scegliendo profili in linea con il manifesto e con i criteri individuali esplicitati dalle linee guida. Viene anche proposto di candidare i più giovani alla Camera. Prediligendo il metodo del CONSENSO, viene esclusa l'ipotesi di una votazione online da parte di chi non parteciperà all'assemblea sulle candidature. Questa si terrà MERCOLEDÍ 10 GENNAIO, alle ore 17:30, all'Hotel Castello. Sarà in questo consesso che chi vuole potrà candidarsi. A partecipare e decidere i tre nomi saranno gli attivisti/e presenti nell'indirizzario territoriale, i quali hanno partecipato alle prime due assemblee territoriali, più chiunque manifesti la volontà di iscriversi all'indirizzario entro le 48 ore precedenti all'assemblea (lunedì 8, ore 17:30). I nomi dei/lle candidati/e emersi dall'assemblea territoriale aquilana si andranno ad unire a quelli emersi per i territori marsicani e a quelli indicati dall'assemblea teramana. Si ringraziano per il report Mattia e Alessandro. Partecipano alla terza assemblea di Potere al Popolo circa 50 persone.
Stefano Frezza fa un riassunto di come si è arrivati/e alla riunione di oggi che ha ad oggetto la scelta dei/delle candidate per il territorio aquilano, in base alle linee guida nazionali e sulla base dei criteri individuati nella precedente assemblea territoriale. Interviene Lorenza Ludovico, si fa portavoce di alcuni attivisti/e cittadini e movimenti di base che hanno collettivamente individuato come 'candidati ideali' Silvia Frezza ed Alessandro Tettamanti. Silvia Frezza è un'insegnante aquilana da sempre impegnata per il miglioramento del sistema educativo, impegnata nella questione della ricostruzione post-sisma delle scuole e nella lotta alla parità di genere. Alessandro Tettamanti, precario free lance, è una delle anime più rappresentative del movimento politico e sociale del post-sisma aquilano, negli spazi sociali presenti in città e non solo. Interviene Mauro Colaianni, indicando altresì come possibile candidato Silvano Di Pirro, militante di Rifondazione Comunista nel territorio dell'Alto Sangro, attivista e protagonista di numerose battaglie ambientali soprattutto nel Parco nazionale d'Abruzzo. Per quanto riguarda i/le candidati/e supplenti, si propone Giulio Votta, artista aquilano impegnato da sempre nella creazione di cultura in città attraverso l'arte e l'integrazione degli "emarginati". Viene proposta inoltre, sempre come supplente, Rita Petrolini, giovane psicologa dell'Alto Aterno, attivista di Rifondazione Comunista e dei comitati No Snam della zona. Si apre la discussione sulle candidature, con alcuni interventi che esprimono consenso per i nomi fatti, perché rappresentano lo spirito, il manifesto e il dna di Potere al Popolo. Non ci sono interventi contrari alle proposte di candidatura, così viene data la parola ai potenziali candidati/e. Silvano Di Pirro racconta del difficile rapporto che si è creato tra essere umano e natura, gli interessi dei pochi e l'indifferenza dei molti hanno fatto sì che i Parchi siano diventati una riserva per politici non eletti, e come una visione liberista dell'ecologia non faccia altro che saccheggiarla e svenderla. Di Pirro è sempre stato attivo nel recupero del turismo e la bellezza delle aree interne (in cui vive) e della difesa della Montagna. Silvia Frezza parla delle sue competenze come insegnante e come donna attiva da anni su vari fronti, le vuole mettere a disposizione di questo progetto. Condivide una riflessione sull'impoverimento delle scuola pubblica non solo da un punto di vista strutturale ma anche culturale. La scuola pubblica deve recuperare qualità, le scuole aquilane devono essere ricostruite ed avere un certificato di agibilità accessibile a tutti/e. Un'altra questione di cui si occuperà Silvia è la questione di genere. Si fa politica abitando la città. Alessandro Tettamanti ribadisce di essere interessato più che alle elezioni a costruire un percorso politico reale come quello che si sta plasmando in Potere al Popolo, esprimendo la necessità di voler fare parte di una nuova comunità politica. La sua azione si orienta verso una politica sociale reale: il diritto alla città per tutti/e dalla parte del proletariato e di quel ceto medio che si sta proletarizzando. Il lavoro infatti sta cambiando ed oggi è proletario anche chi ha una partita iva, dobbiamo ribellarci ad essere sempre il proletario di qualcun'altro. Il Paese è sguarnito di rappresentanti popolari, quando toccano le classi più emarginate nessun politico scende in strada, noi dobbiamo essere anche quei rappresentanti. Giulio Votta afferma di essersi riavvicinato alla politica ora perché spesso la politica ha rovinato tutto ciò in cui è entrata. Spera veramente che questo movimento possa essere la libera espressione di tutti i bisogni. Una cosa che vorrebbe fare è avvicinare la popolazione abruzzese alla cultura, riappropriarsi della propria cultura vuol dire aumentare la propria libertà di scelta. Dopo questi interventi si ricorda che è necessario autofinanziarsi. Sarà tutto autofinanziato, dalla sala alla campagna elettorale (in sala si raccolgono 300euro) Si ipotizza di affittare una piccola sede fino al giorno delle elezioni. Si ricorda che Domenica 14 ci sarà l'assemblea regionale tra tutti i collegi abruzzesi, noi scegliamo 5 delegati: Stefano Frezza, Emanuela Rossi, Mauro Colaianni, Alfonso De Amicis, Sara Vegni. Parteciperanno con le decisioni prese in questa sede. E' in quella assemblea dove si deciderà, in base a obblighi di legge, criteri di genere e appartenenza territoriale chi saranno effettivamente i candidati e le candidate per i collegi abruzzesi. Si fissa un'assemblea territoriale aquilana per la partenza della campagna elettorale, del comitato elettorale e per questioni concrete e specifiche. L'appuntamento è lunedì 15 gennaio, alle ore 18, presso la Casa del Teatro di Piazza D'Arti (via Ficara, L'Aquila).er modificare. |
Potere al Popolo Abruzzo
Angolo di discussione e dibattito |